Per il Periodo di Emergenza, il corso del mercoledì alle 18:30 è aperto a tutti su Zoom e in Diretta Facebook sulla nostra Pagina Facebook
Sempre in Diretta Facebook, tutti possono seguire e invitare cari ed amici a meditare con noi i seguenti giorni:
lunedì, martedì, giovedì, venerdì alle ore 8:00 di mattina.
#MeditaAcasa
OGNI BENE!
CORSO Permanente DEL MERCOLEDI’
orario: 19,30 – 21,00
Luogo: La città dell’utopia – via Valeriano 3/f (metro B – San Paolo).
Primo incontro di prova gratuito.
CORSO Permanente DEL LUNEDI’
orario: 19,15 – 20,45
Luogo: Presso il Secondo Centro di Terapia Cognitivo Interpersonale, Via Nomentana, 257, 00161 Roma.
Primo incontro di prova gratuito.
STRUTTURA DEGLI INCONTRI:
durata: 1 ora e mezza circa
MEDITAZIONE SEDUTA: 40 min. (samatha e vipassana)
LETTURE E COMMENTI: per discutere sulla teoria di quello che facciamo nella meditazione
DOMANDE E RISPOSTE: libere per chiarirci meglio le idee.
Durante gli intensivi pratichiamo meditazione seduta alternata a meditazione camminata.
Per intensivo si intende un incontro di meditazione seduta alternata a meditazione cammina dalle 9,30 alle 16 circa.
Nuovo Programma 2019/2020
Quest’anno il programma approfondirà gli aspetti più caratteristici del buddhismo secolare, seguendo il testo di Stephen Batchelor Dopo il Buddhismo. Ripensare il dharma per un epoca laica edito dalla casa editrice Astrolabio – Ubaldini.
Descrizione della casa editrice:
“Sono passati venticinque secoli da quando il Buddha percorreva il continente indiano per comunicare alla gente la sua esperienza straordinaria di risveglio. I suoi discorsi, preservati nel canone del buddhismo antico, sono stati tramandati dai monaci e cristallizzati nella loro forma attuale nell’arco di cinquecento anni dalla sua morte. Di qui la mancanza di omogeneità nello stile del canone, le contraddizioni, le voci discordanti con l’ortodossia buddhista. In quest’opera, frutto di quarant’anni di studio e di pratica delle tradizioni theravada, tibetana e coreana, Stephen Batchelor si propone di delineare una visione del buddhismo etica, contemplativa e filosofica che sia coerente e adatta a un’epoca moderna, laica, non dogmatica. A tale scopo si concentra sugli episodi chiave sparsi nel canone che raccontano dei rapporti di Gotama con i suoi contemporanei al fine di cogliere sia il contesto sociale in cui visse il Buddha, sia la sua persona. Alternando letture critiche degli antichi testi canonici a narrazioni della storia di cinque figure che appartenevano alla cerchia ristretta del Buddha (i seguaci laici Mahànàma, Pasenadi e Jivaka e i monaci Sunakkhatta e Ananda), dimostra che il Buddha non vedeva affatto la rinuncia monastica come un requisito indispensabile per la pratica del suo sentiero, un sentiero che si rivela quindi particolarmente valido nel mondo laico contemporaneo.”
Nuovo programma 2018/2019
Quest’anno vorremo approfondire la domanda “Perché praticare?” per comprendere cosa è la sofferenza, la sete, la cessazione e il sentiero, ovvero le Quattro Nobili Verità (4NV).
Descrizione del corso 2016-2017 (anno passato):
1. Non-Sé, attaccamento e desiderio
2. Non-Sé, attaccamento e desiderio
3. Il paṭiccasamuppāda: l’origine interdipendente dei fenomeni e della persona
4. Il paṭiccasamuppāda: l’origine interdipendente dei fenomeni e della persona
5. I 4 Brahmavihāra [le dimore sublimi]: praticare la meditazione di gentilezza amorevole
6. I 4 Brahmavihāra [le dimore sublimi]: praticare la meditazione di compassione
7. I 4 Brahmavihāra [le dimore sublimi]: praticare la meditazione di gioia altruistica
8. I 4 Brahmavihāra [le dimore sublimi]: praticare la meditazione di equanimità
9. I 7 Fattori del Risveglio: la consapevolezza
10. I 7 Fattori del Risveglio: Analisi e investigazione
11. I 7 Fattori del Risveglio: l’impegno o l’energia
12. I 7 Fattori del Risveglio: la quiete
13. I 7 Fattori del Risveglio: la concentrazione o stabilità mentale
14. I 7 Fattori del Risveglio: l’equanimità
Descrizione del corso 2015-2016 :
Otto passi per il buon vivere
Con il nuovo anno inizieremo a trattare l’Ottuplice Sentiero, ossia gli aspetti che secondo Siddhartha Gautama il Buddha, dovremmo curare per risolvere la sofferenza esistenziale nelle nostre vite.
Si tratta di un percorso di ricerca, centrato sulle nostre azioni e sui valori che possono ispirarle. Non si tratta di una serie di dogmi, quanto piuttosto di una guida pratica.
Anche se la tradizione parla di Otto Passi, non vanno intesi in sequenza: ogni aspetto va curato contemporaneamente agli altri perché l’uno illumina l’altro, e spesso lo implica.
1 Comprendere a fondo
Il primo passo riguarda la coltivazione della saggezza: quanto abbiamo chiare le idee su quello che ci circonda? Viviamo in base a idee distorte su di noi o su chi ci sta accanto? Cosa è importante e cosa no?
2 Coltivare la giusta intenzione
Quali sono i principi che possono ispirare le nostre azioni? Legato strettamente al passo precedente, coltivare le intenzioni “giuste”, ossia sagge, è il ponte che lega teoria e pratica. È necessario che sia un onte solido, se vogliamo trasportare la merce preziosa della nostra saggezza nella vita quotidiana.
3 Quale etica?
Parlare di etica è difficile, complesso e plurale. Il Dharma propone diversi approcci all’etica, che cercheremo di illustrare. Ci soffermeremo soprattutto sull’etica intesa come cura di sé e degli altri.
4 Parole, parole, parole
Nella nostra vita le relazioni sono fondamentali. Costruiamo, manteniamo, curiamo o interrompiamo le nostre relazioni attraverso il linguaggio. Cercheremo di approfondire come questo influisca sulla felicità nostra e altrui.
5 Lavorare nobilita l’uomo
Nella pratica spirituale è fondamentale guadagnarsi da vivere onestamente, ma è importante riconoscere come la nostra quotidiana pratica lavorativa possa diventare materia di pratica e di felicità.
6 L’impegno
Il Dharma è soprattutto una psicologia, e il “retto impegno” o “retto sforzo” si riferisce a dedicare energie in quattro direzioni: uscire dalle situazioni che creano sofferenza, prevenire la sofferenza, costruire le circostanze della felicità, e mantenersi in essa.
7 Consapevolezza
Sulla consapevolezza abbiamo parlato si dall’inizio, ma come sappiamo, c’è sempre qualcos’altro da dire.
8 Concentrazione
Come per la consapevolezza, cercheremo di approfondire alcuni aspetti della pratica concentrativa, accennando alle cosiddette esperienze di vetta e di flusso (flow)
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